Buongiorno, ho ricevuto oggi i libri. Sono soddisfatto del lavoro in tutte le sue fasi, la copertina mi piace molto e anche l'impaginazione e la scelta dei caratteri. La collaborazione con la redazione è stata soddisfacente, dopo alcuni disguidi iniziali, tutto si è svolto nella massima professionalità. Spero di avere un piccolo riscontro, essendo un autore sconosciuto non sarà facile, confido nei vostri canali di diffusione, io farò la mia parte affinchè questo mio romanzo abbia abbastanza visibilità. Distinti saluti. Alberto Bonora
"Sono una persona molto particolare, forse dovuto ad una vita vissuta a metà, così mi identifico. A tre anni ho preso un virus che ha condizionato la mia vita, all’improvviso le mie gambe non mi reggevano più inoltre rischiavo di morire. Ma non era il momento, forse qualcuno da lassù si era distratto e aveva lasciato uno spiraglio al “MALEFICO” che mi aveva castigato, quindi DIO O CHI PER LUI ha cercato di rimediare impedendo la mia morte. Non sto a raccontare cosa ho subito, questo è descritto molto dettagliatamente nel mio primo libro. Passo direttamente al dopo i 40… mi trovo sposato, una moglie bellissima e una figlia altrettanto bella, un amore invidiabile anche se travagliato per l’opposizione dei genitori di lei, che non accettavano il nostro rapporto a causa della mia disabilità. Ma anche questo ostacolo è stato superato, e mentre tutto scorreva apparentemente nel modo più normale, io ero devastato. SENTIVO DI VIVERE UNA VITA A METÀ, tutto era a portata di mano e io prendevo tutto, la fatica era indicibile ma doveva restare fra me e me. Sono un musicista, ho suonato da quando avevo 14 anni, prima con un’orchestra poi, negli anni ’60, ho creato una band; un’esperienza fantastica che ho portato avanti negli anni, fino ai giorni attuali. Tornando ai miei 40 anni, credevo di aver raggiunto il massimo che io potessi fare; mai mi sarei aspettato, come è descritto nel libro, che la mia vita e il mio matrimonio subissero uno scossone da mettere in crisi un ménage che era l’invidia di tutti per come lo vivevamo, forse per l’odiata noia che combattevo con forza per non esserne vittima. Comunque, dopo alcuni anni di crisi, le cose tornarono nella normalità. Limitai le mie stravaganti idee fino a quando mi si presentò l’occasione di cambiare completamente il mio lavoro, musicista di piano bar e night club. Dall’oggi al domani mi ritrovai a suonare nelle balere e la cosa più improbabile che potesse accadere, fu quella di inserire nell’orchestra mia moglie, che non amava quel genere di musica ma, pur di non lasciarmi andare da solo e viste le esperienze precedenti, preferì starmi vicino.