Alberto Jelmini

Alberto Jelmini nato nel 1938 a Lurengo (Quinto, TI, CH), dopo gli studi magistrali si è laureato in Lettere all’Università di Friburgo. In seguito ha insegnato italiano in tutti i vari ordini di scuola del Canton Ticino, concludendo l’attività nel 1999. In quell’ambito, nel 1997, ha pubblicato una grammatica, in tre volumi, per l’insegnamento della lingua italiana nella scuola elementare (Bellinzona, arti grafiche Salvioni) assai innovativa. Ora, da pensionato, dopo aver abitato a lungo nel Locarnese, è ritornato nel villaggio natale. Nel 1999 ha “scoperto” la scrittura in dialetto (quello di Quinto, sua lingua madre), favorito dall’esito del concorso “Gh’è scià l domila”. In seguito, nella primavera 2000, ha vinto il concorso “Quel cuzzin d’un Volta” per una poesia in dialetto, indetto dalla Famiglia Comasca, e nell’autunno dello stesso anno il Premio “Città di Legnano”, sezione dialetto, mentre nel 2005, sempre a Legnano, ha vinto il primo premio nella sezione in lingua. Nel 2008 ha pubblicato a Locarno, presso l’editore Dadò, il suo primo volume di poesie (parte in italiano e parte in dialetto) col quale, l’anno dopo, è risultato finalista al concorso di poesia “Mario Luzi” di Roma. Nel 2011 è uscito un libro di corrispondenza poetica con la scrittrice Claudine Giovannoni (“Tracce”, Balerna, Edizioni Ulivo), mentre nel 2012 usciva il secondo libro di poesie (“Poesie sulla tavolozza”, Locarno, Dadò), illustrato da Gianni Poretti. Nel 2015 ha pubblicato il volume “Affetti su carta” (Balerna, Edizioni Ulivo), un carteggio fra sua nonna e suo papà nel pieno della Prima guerra mondiale. Nel maggio 2016 esce un libretto di poesie (“Essenza di donna”, Lugano, edizione Alla chiara fonte), mentre nel 2017 è uscita una nuova raccolta poetica in italiano, “Poesia e danza” (Balerna, Edizioni Ulivo). Ora, con questo libro, pubblica i ricordi delle sue esperienze giovanili in Alta Leventina.