Signor Direttore Vito, l'emozione e l'ospitalità dimostratami non ha uguali, la professionalità dimostrata e la vostra serietà per un piccolo scrittore alle prime armi è unica nel suo genere, mi avete fatto sentire che il lavoro da me svolto, non solo è stato apprezzato, ma Lei in prima persona ha dimostrato interesse nel volerlo pubblicizzarlo e promuoverlo con tutti i canoni che gli sono consentiti, anche la sua onestà nell'avermi detto con franchezza, che le case editrice più grandi non danno spazio a quelle piccolo, giustamente come ha detto Lei: "ci difendiamo bene", Un merito va anche al suo staff, seri, professionali ed umani, senza mai far trapelare quel senso di disagio per uno sconosciuto e trattando allo stesso modo tutti gli scrittori che si sono rivolti a Voi. Per ultimo grazie dell'invito e dell'intervista fatta in concomitanza con l'apertura del Salone Internazionale del libro di Torino, con una cornice che non si può descrivere in due righe, all'apice della stessa, anche la presenza del Presidente della Repubblica. Grazie e spero di cuore, ma con la realtà di tutti i giorni e con i piedi piantati bene a terra, che il prodotto da Voi indicato quale il mio libro "Ma Qual è il mio posto" meriti lo spazio che meriti per i contenuti ed i fatti in essi descritti, sono felice di averla incontrata sulla mia strada, grazie a Lei, alla sua casa editrice, al mio sponsor e alla mia Famiglia, ho realizzato un piccolo sogno che è diventato realtà, come sempre poi sarà la storia nei fatti a dire se avrà un seguito. Cordialmente Alvaro
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Sono attualmente posto a riposo “pensionato”, per motivi di salute, del corpo di Polizia Penitenziaria, dove ho svolto le mie mansioni con il grado di Ispettore Capo. Sposato da ventisette anni con Orietta abbiamo un figlio che compirà ventidue anni nel prossimo mese di dicembre. La mia vita è stata sempre una lotta continua con me stesso e con i valori che ho appreso: onestà, lealtà, rispetto e altruismo. Ho sempre donato me stesso entro il limite delle mie possibilità. Vengo da una famiglia di origini povere, ma di grande ricchezza morale e di fede.