Mi chiamo Andrea, ho trentatré anni (meno otto ore), lavoro come operaio in un’azienda. Ho perso mia madre a dieci anni, dopo sei mesi decisi di raggiungerla, perché il peso del futuro era troppo per me in quei momenti. Qualcuno lassù decise che dovevo tornare indietro e così feci. Ma all’età di vent’anni sono stato chiamato in giudizio.