Ciao Vito, prima di tutto tramite te e con te vorrei congratularmi per la professionalità e competenza nei propri compiti di tutte le persone del tuo staff in ogni ambito di loro pertinenza. Un conto è pensare di aver scritto un libro, altra cosa è plasmare un libro. Grazie per la dignità di scrittore che mi avete donato. Spero di non fare torto a qualcuno se menziono Gerarda, se non altro per avermi guidato e compreso in alcuni miei dubbi al riguardo della mia stessa narrazione. Un ulteriore sincero grazie da Angelo Antonio.
"Angelo Antonio Angiulli vive fino ai 16 anni nella natia Gravina in Puglia, dei quali 4 trascorsi in seminario ove inizia i suoi studi fino alla quarta ginnasio. Frequenta in seguito il liceo Cagnazzi di Altamura con alterne vicissitudini dovute più che altro alla scarsa voglia di applicarsi allo studio. Nel 1963 abbandona le velleità scolastiche per emigrare a Biella, ove inizia il suo percorso di vita che lo porterà qualche anno dopo in diversi paesi d’Europa nel settore alberghiero. Forte di quella esperienza di vita a 29 anni è già un imprenditore della ristorazione con un affitto d’azienda e poi con l’apertura in Biella di una trattoria, per aprire nel febbraio del 1987 in Candelo (BI) il ristorante Angiulli, premiato nel 1994 con l’ambita stella Michelin detenuta fino alla sua chiusura nel 2005. Viene eletto per due mandati presidente dei ristoratori di Biella, e coinvolto come esperto di merceologia per circa 10 anni nei corsi per richiedenti il R.E.C. Nel settembre 2005 è iscritto come pubblicista nell’ordine dei giornalisti del Piemonte, e viene chiamato da Edoardo Raspelli per scrivere sul suo “Buffet” la rubrica “Le esperienze dello chef”. Scrive tuttora per l’Eco di Biella articoli di costume e di enogastronomia.