Attilio Saletta

Sono sempre stato un autodidatta, ho sempre amato la sperimentazione in ogni ambito, sia nel vivere che nel creare. Nel costruire mai mi accontento di quello che realizzo, desidero sperimentare continuamente. Ho scritto diversi libri, ma il mio è un percorso in cui non penso mai a cosa creare, tutto mi sorge naturale, senza calcoli. Sono partito dal surreale ed è ancora la mia base operativa, poi non mi bastava ed iniziai a scrivere commedie teatrali fondate sulle opere buffe e il gioco dramma. In seguito ho iniziato ad appassionarmi al graphic novel realizzando strisce di cartoon assieme ad elaborazioni di immagini, prendendo decine di queste, ritagliandole ed unendole assieme in un’unica immagine, ma tutte con un senso. Sono poi passato a creare corti cinematografici sulla base di queste mie nuove propensioni. Nel 2019 parteciperò a diversi film festival, nessuno dei quali in Italia. Un mio desiderio è sempre stato quello di scrivere aforismi e piccole storielle, facendo dialogare personaggi che normalmente non parlano. Tanti altri progetti ho da svolgere per quel che riguarda altri ambiti tra cui l’impegno sociale. Da poco faccio parte di una Onlus di nome Retake. Operare con i suoi volontari ogni settimana mi genera empatia, e questa leva è fondamentale per la mia esistenza, anche quella creativa. Non mi pongo il problema di dove mi porterà la mia vena creativa, lascio che agisca senza limiti.