Daniela Bigliani nasce ad Asti il 23 gennaio dell’anno 1967, da padre piemontese e madre cosentina, a cui deve un’infanzia serena. Il più bel regalo che ha ricevuto nella vita è stato a 13 anni, quando i genitori le hanno donato uno splendido fratello. Purtroppo, la loro madre è passata a miglior vita pochi anni dopo la nascita di quest’ultimo, ancora piccino. Daniela, tuttavia, ha sempre lottato per tutto e tutti, senza mai arrendersi, soprattutto quando ha voluto veder realizzato il suo desiderio più grande: avere un figlio. Essendo malata di diabete non è stato facile, ma il 3 novembre del 1989 è arrivato Andrea. Andrea, un bambino dolcissimo che diventerà un ragazzo dolcissimo, amato da tutti ed a cui piaceva molto lo sport. Ed è proprio durante una partita di calcetto, la sera del 13 ottobre del 2010, che il suo cuore ha deciso di fermarsi, rendendo, perciò, vani tutti i tentativi di rianimarlo. Ma Andrea vive ancora: ha donato le sue cornee, così che “almeno i suoi occhi possano vedere ancora…”. Daniela, invece, da allora ha continuato a lottare, affinché tragedie come queste non capitino più: magari, semplicemente installando dei defibrillatori all’interno di scuole e palestre, oltre che organizzando corsi per poterli, prontamente, utilizzare in caso di urgenze. E, per non dimenticare, nella palestra dove Andrea ha giocato la sua ultima partita, accanto ad un defibrillatore, Daniela ha fatto inserire una targa, in memoria di Andrea e nella speranza che tragedie simili non si verifichino mai più.