Alla mia nascita, nel 1951, ero affetta da una grave malattia congenita agli occhi, ritenuta, a quel tempo, incurabile, per cui ho vissuto buona parte della mia gioventù, prima da ipovedente, poi da non vedente. In seguito a una decina di interventi, eseguiti per la prima volta in Italia, ho potuto vedere da un occhio, verso i 27 anni. Questa condizione non mi ha impedito, però, di studiare (anche se i disabili non venivano considerati tali e tanto meno si forniva un sostegno), diplomarmi ed insegnare. Per diversi anni, ho scritto articoli di vario genere su una rivista culturale. Sposata, poi divorziata, ho una splendida figlia. Buona parte della mia biografia è contenuta nella poesia “E ti racconterò”.