Endrit Vuka nasce il 15 giugno 1985 a Shënkoll, un piccolo comune del nord Albania. Ultimo di tre figli, cresce in un ambiente familiare laico, anche se di tradizioni cattoliche. Dopo la caduta del regime di Hoxha, verso i primi anni Novanta, in Albania cominciano a professarsi diverse religioni. Impara l’italiano frequentando corsi pomeridiani di catechismo. Nel 1997 raggiunge il padre, emigrato precedentemente nel mantovano. Nel luglio del 2005 conclude le superiori a Modena, coltivando una passione sfrenata in Fisica prima, e Filosofia poi. Nel frattempo si dedica al pugilato, diventando atleta professionista nel 2009. Conclude presto la sua carriera sportiva per un azzardo suo, si può dire. Nell’aprile del 2012 riceve una pesante sconfitta a Toulon, in Francia. Verso la fine di quell’anno trova soluzione al “paradosso ontologico dell’onnipotente”. Operaio comune impegnato nelle pulizie, ora vive a Bologna con un amico a quattro zampe, aspettando con ansia di poter riabbracciare sua figlia.