E' nato il 6 ottobre 1941 a Salerno, città in cui attualmente vive. Dal 1965 al 1969 ha lavorato presso la Biblioteca Nazionale di Bari, poi come funzionario della Soprintendenza Regionale ai Beni Librari di Napoli, ed infine come Responsabile di Divisione presso la Biblioteca Provinciale di Salerno, alla cui ristrutturazione tecnico-bibliotercaria ha contribuito per molti anni.
E' stato membro di alcune società scientifiche straniere, nonché della Società Salernitana di Storia Patria, per la quale ha scritto nel 2003 il volume Pietro Borraro, una vita per la cultura, dedicato ad una straordinaria e meritevole figura di intellettuale ed organizzatore culturale del nostro Meridione. Nel corso degli ultimi anni ha anche pubblicato, su varie riviste, almeno una trentina di articoli di argomento storico, biografico, filosofico-religioso e di attualità.
Il primo volume pubblicato con la BookSprint Edizioni, Maelstrom! Alla ricerca di un mito geografico,è soprattutto scaturito da una lontana emozione adolescenziale, nonché da alcune ricerche che l'autore ha fatto sull'argomento quando lavorava presso la Biblioteca Nazionale di Bari. E' costato quasi cinque anni di lavoro, con traduzioni dal norvegese, dal tedesco, dall'inglese e dal francese, e persino dal latino. Esso traccia la completa storia mitografica, oscillante tra realtà e leggenda, di un illustre quanto oscuro mitema che ci perviene attraverso i secoli dalle nebbie dell'Europa più settentrionale, e che neppure gli autori scandinavi hanno saputo finora ricostruire nella sua interezza. Varie sono state le scoperte originali fatte dall'autore su un argomento che a qualcuno potrà apparfire culturalmente un po' periferico, ma che invece coinvolge interessanti aspetti della storia culturale occidentale degli ultimi dieci secoli. Nella parte introduttiva del volume, ed anche nelle pagine conclusive, viene specificato cosa abbia indotto l'autore a scrivere il suo ponderoso saggio: in primis, uno scopo di ordine scientifico-speculativo, ossia il tentativo (riuscito solo in parte) di offrire una soluzione razionale ad un enigma geografico che molti di noi hanno incontrato nel corso delle loro letture giovanili; e dall'altro, il tentativo di evidenziare come questo mito rappresenti nel contempo il riflesso di una figura archetipica da sempre sepolta negli abissi dello spirito umano.