Francesco Caridi

Francesco Caridi di Bruno e di Parisi Francesca, è nato a Condofuri il 25 gennaio 1942. Suo padre è stato reduce delle due guerre mondiali e tra una licenza e l’altra lui venne al mondo. È vissuto nel paese natio fino all’età di quattordici anni. A dodici anni iniziò a fare l’apprendista barbiere nel paese di San Lorenzo, da un certo signor Moscato, una bravissima persona. Per arrivare sul posto di lavoro doveva attraversare un fiume e poi da un viottolo salire verso la montagna. Partiva la mattina presto per rientrare la sera. Una volta finito l’apprendistato si trasferì in Piemonte nella Val d’Ossola dove si sistemò nella casa di una sua sorella. Proprio qui venne a sapere di una sala da barba che si trovava in un paesello vicino, un po’ all’interno e che momentaneamente era chiusa. Dopo qualche giorno, però si mise d’accordo con il padrone e la prese in gestione. Dal paese dove abitava, per arrivare sul posto si serviva di una bicicletta, e attraversando le campagne al suo passaggio i contadini, che lavoravano la terra, lo salutavano dicendo: «Ciao barbiere» e lui si sentiva felice. Tra i quindici e i sedici anni ritornò in Calabria e continua a fare il barbiere nella bellissima città di Reggio Calabria. Oggi che è diventato più anziano, vive di ricordi. Tutte queste poesie le dedica a suo padre, un uomo veramente meraviglioso e a tutti i giovani vuole dire di amare i propri genitori, perché la famiglia è una cosa meravigliosa. Tanti sono i ricordi della sua fanciullezza, specialmente quando la sera, sedendo a tavola per la cena e prima di iniziare, ci si faceva il segno della croce e si ringraziava Iddio.