Caro editore signor Vito Pacelli, vorrei esprimere in queste poche righe tutta quanta la mia gratitudine per il progetto portato a termine, il mio primo libro pubblicato da Lei. Come tanti altri autori (nel mio caso 'scrittore in erba'), anch'io posso ben affermare di essermi 'sentito a casa' con tutti voi della BookSprint, realtà emergente e già assai nota nella quale lavora con serietà e dedizione tutta un'équipe di giovani, ognuno dei quali si distingue sul piano umano per la grande cordialità e disponibilità. ringrazio in particolare Barbara, Benedetto e, soprattutto Gerarda per la pazienza dimostrata nell'accontentarmi nelle ultime correzioni comunicate per telefono e a più riprese. Tutto il personale con cui ho avuto il piacere di lavorare virtualmente è riuscito di volta in volta, con la massima gentilezza, a chiarire tutti i miei dubbi al fine di realizzare al meglio il sognato libretto. Spero che il mio 'Sul fiore del bene...' resti un buon e valido mattoncino all'interno del vostro robusto catalogo, che sia abbastanza resistente agli urti e alle eventuali bombe d'acqua della critica. Auguro dunque a Lei, Vito Pacelli, alla Booksprint in generale, tutto il successo che merita e... Ribadisco ancora una volta la massima gratitudine per l'attenzione rivolta, senza pregiudizio alcuno e con fiducia, a tutti gli scrittori esordienti, tutti ugualmente e in modo diverso gocce preziose dell'oceano della cultura". Francesco Colangelo
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Francesco Colangelo è nato a Termoli (CB) il 13/07/1976. Dal 2006 vive stabilmente ai Castelli Romani e insegna nei Licei. Laureatosi in Filosofia presso l’Università degli Studi di L’Aquila, ha conseguito il Diploma di Specializzazione in Insegnamento Secondario presso la S.S.I.S. “R. Laporta” di Chieti. Nel dicembre 2014 ha dato alle stampe il suo libro di esordio “Sul fiore del bene (e altrove)”. Dopo anni di precariato, dal 2016 è docente di ruolo nella provincia di Roma. Con passione e tenacia si sforza di vivere con saggezza e di fare in modo apprezzabile la sua professione; entrambi i “mestieri” gli si rivelano alquanto impegnativi e talmente affascinanti da suscitare in lui critiche riflessioni ed imprevedibili emozioni.