Gennaro Guala nasce a Bergamo nel 1935. A Lodi trascorre la gioventù, tranne i cinque anni della Seconda guerra mondiale, che lo vedono sfollato sulle pendici delle Prealpi Biellesi, nei boschi i partigiani e, di giorno sulle strade, la milizia della Repubblica di Salò. Di questo periodo, che ha plasmato il suo carattere, ha lasciato in “Matasciat” un’accorata testimonianza autobiografica. Si laurea a Milano in Ingegneria civile. Assistente al Politecnico di Tecnica Urbanistica, torna a Bergamo inserito in una società in forte sviluppo. Fa tesoro delle esperienze, accumulate lavorando, in occasione di meeting tecnici, commissioni di studio e di conferenze presso varie università italiane. Dirige per parecchi anni la rivista «Ingegneri Bergamo», ora il Sito Culturale dell’Ordine degli Ingegneri della stessa Provincia. Per Bolis Edizioni nel 2020 ha pubblicato “I fichi di Sudorno”, nel 2021“Il pellicano bianco”.