Carissimo Vito, soltanto qualche mese fa, non possedevo una idea compiuta sul mondo editoriale e, soprattutto, non avevo una reale intenzione di pubblicare qualcosa. In un giorno di agosto ho forzato la mia natura, mettendo in circolazione il manoscritto che, grazie alla Tua attenzione ed alla opera del tuo entusiasta staff, è diventato un libro. Ho così incontrato una realtà, la Booksprint, che esprime l’amore per quello che fa, che coinvolge emotivamente l’autore, che lo accompagna passo per passo nel suo percorso, soprattutto lo fa entrare in una comunità accogliente e professionale. La Tua Casa Editrice è un valore aggiunto, una presenza luminosa, giovane e disponibile. È un piacere leggere e sentire le voci della tua gente, lasciano un segno di positività, tracce di bellezza interiore. Ciò è il risultato, sicuramente, del tuo lavoro di sapiente assemblaggio delle risorse, unito alla fortuna di trovare le persone giuste. Il risultato – dicevo – è una società seria e sapiente, competente delle regole e delle dinamiche del lavoro specifico, grazie alla quale lo scrittore si sente apprezzato, guidato e anche protetto. La consistenza delle editrici di piccole dimensioni, sta nel carato della grandezza della passione, della conoscenza non ostentata, nella efficacia del suo lavoro silenzioso quotidiano. Ciò che avete fatto per permettermi di uscire con la mia piccola opera è un atto di fiducia e di disponibilità per il quale Ti sono grato, Vi sono grato, per la persona che sono e non tanto per lo scrittore che forse non sono, ma che alberga in fondo alle illusioni e nelle speranze. Dare vita a queste ultime è una operazione che esubera l’aspetto commerciale, ma dà un senso a ciò che sta nelle corde subliminali di ognuno di noi. Booksprint è stato ed è un incontro che lascerà un segno nella mia esperienza umana. Grazie, Gianpiero Bessone.
"Gianpiero Bessone Nato a Pinerolo nel 1957. Frequenta le scuole dell’obbligo ed il Liceo Scientifico nella città di nascita, dove si diploma nel 1975. Si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Torino e successivamente alla Facoltà di Lettere e Filosofia, seguendo l’indirizzo di Lettere Moderne. In quest’ultima facoltà segue le lezioni di Giovanni Getto, di Nicola Tranfaglia e di Stefano Jacomuzzi, figure intellettuali che lo hanno maggiormente influenzato. Insegna come supplente nelle scuole medie di una piccola comunità della provincia di Cuneo e - dopo altre attività non continuative - entra nell’industria. Viene sin da subito inserito nell’ufficio del personale di una multinazionale e inizia il suo percorso professionale, che terminerà soltanto con l’ingresso in pensione. Assume posizioni apicali nella Direzione delle Risorse umane di imprese di respiro nazionale e acquisisce esperienza anche in ambito internazionale, collaborando alla internazionalizzazione delle realtà industriali italiane. Incontra la possibilità di esercitare la conoscenza della natura umana, oltre alle tecniche di gestione ed alle dinamiche di manipolazione dei kpi dell’impresa e si occupa prevalentemente del cd change management e delle ristrutturazioni aziendali, per oltre trent’anni.