Salve direttore, posso esprimere con estrema felicità il lavoro che avete svoglio. Ogni minimo dettaglio è riuscito alla perfezione. Le aspettative sono state esaudite sotto tutti i punti di vista. Grazie per aver dedicato il vostro tempo per un mio desiderio, tanto speciale quanto incredibile. Non smetterò mai di ringraziarvi. Se questo avrà un seguito, sono sicura che il lavoro sarà sempre così perfetto, ripeto, sotto tutti i punti di vista. Grazie ancora! Buona giornata.
"Mi chiamo Giorgia e ho 22 anni. Sono nata e vivo a Casale Monferrato, una cittadina del Piemonte. Ho frequentato l’istituto alberghiero, ho sempre pensato che questo sarebbe stato il lavoro del mio futuro, ma ahimè, purtroppo a fatti realizzati e presa la maturità, mi sono resa conto che non mi ci vedevo a pieno in questo lavoro, scelta troppo veloce e azzardata? Assolutamente no, mi sono presa tante porte in faccia, per l’età, per la scuola stessa che avevo scelto, per le competenze e quant’altro. Quindi mi sono messa alla ricerca di altre tipologie di lavoro, e mentre stavo scrivendo una lettera di addio verso mio papà, mancato circa 5 mesi prima, come per esorcizzare la sua morte, finito questo, ho aperto Google Documents e ho incominciato a scrivere, di tutta fantasia, una storia. E più passavano i giorni e più questa storia si faceva sempre più intrigante, sempre più coinvolgente, insomma… sembrava che stesse veramente prendendo vita un qualcosa che avrei potuto realizzare sul serio. Ma la paura e l’ansia mi pervasero, e così… rinunciai ad un piccolo sogno che avevo nel cassetto. Lo lasciai lì, nel mio computer, per circa un anno e mezzo, fino ad agosto di quest’anno, dove riprendendo in mano il computer, aprii di nuovo quella schermata, e come un tuffo di ricordi di un anno e mezzo fa, ricominciai il lavoro da capo. Ho corretto tutto quello che non mi piaceva, ho riscritto il tutto cambiando delle cose, da una virgola a un punto, da una frase a un dialogo. Ho riletto tutto fino all’ultima riga, e come la prima volta… mi misi a piangere, un pianto di gioia. Lì mi sono resa veramente conto che avrei potuto fare e che dovevo fare di più per questo libro, e con forza e coraggio l’ho inviato alla casa editrice BookSprint Edizioni. L’emozione è stata tanta e pure l’ansia, ma sapere che dall’altra parte c’erano delle persone pronte a leggere per la prima volta un mio testo è stato veramente qualcosa di emozionante.