Egregio dott. Pacelli, quando decisi di accettare la vostra proposta editoriale comprendente: creazione copertina, redazione, correzione bozza, consulenza legale, ufficio stampa, assistente commerciale ecc, non credevo che tale offerta potesse essere mantenuta in modo cosi completa e puntuale. Devo dire che sono rimasto molto sorpreso dalla positiva collaborazione e disponibilità di tutti i reparti della casa editrice nel gestire nel migliore dei modi il rapporto di collaborazione con l’autore. Devo constatare che anche al sud Italia vi sono aziende serie e professionali. Io ho vissuto trent’anni in Germania dove l’efficienza rasenta la perfezione, voi siete professionalmente vicini a quella mentalità. Ho apprezzato, quindi, il vostro lavoro e serietà, certo che si può sempre migliorare, ma voi siete sulla buona strada. Le Porgo Cordiali Saluti. Cav. Giovanni Frijio.
"Giovanni Frijio è nato a Cutro nel 1951. Giovanissimo emigra in Germania, ove ha svolto attività lavorativa ma soprattutto politico-culturale e sociale, ricoprendo la carica di segretario organizzativo del PCI nella locale federazione di Stoccarda. È stato tra i fondatori dell’associazione “Alcide Cervi” di Stoccarda e di cui è stato eletto presidente dall’assemblea costituente presenziata da Giuliano Pajetta. La sua operosità sociale e culturale lo ha portato inoltre a fondare l’ARCES di Weinstadt e il “Circolo Calabria” del Rems-Murr, due associazioni molto attive in Germania. Per quindici anni è stato presidente del consiglio comunale degli stranieri di Weinstadt. Ha fatto parte per alcuni anni di organismi di emanazione consolare come “Coemit” e “Coascit”, organismi che si occupano dei problemi scolastici e di lingua e cultura italiana per i figli degli italiani in Germania, così come della Filef e della Consulta della Regione Calabria per l’emigrazione. A tutt’oggi continua a impegnarsi e nel 2008 ha pubblicato “I primi veri cittadini europei”, Laruffa Editore. A testimonianza del suo lodevole impegno v’è il fatto che con decreto del 22 Novembre del 2010 il presidente della repubblica Giorgio Napolitano gli conferisce l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana”.