Carissimo Vito, molto volentieri esprimo il mio giudizio sul lavoro da voi svolto per la pubblicazione del mio libro “Maria di Magdala”. In una parola posso dire, con molta gratitudine, che vi siete “presi cura” di me e del mio lavoro. Normalmente uno scrittore si sente solo e, perciò, smarrito in quello spazio di tempo che intercorre tra la scrittura e la pubblicazione. Pensa che la stampa sia solo un fatto tecnico ed economico, e nient’altro. In lui sorgono molti dubbi e sospetti. Quando dico che vi “siete presi cura” di me e del mio lavoro, voglio dire che mi avete preso per mano, accompagnato, consigliato, orientato per realizzare al meglio quelle che erano le mie intenzioni ed aspirazioni. Tutto questo, poi, l’avete fatto con rispetto, delicatezza, senza quelle invadenze che irritano non poco l’autore di un libro. Poco a poco mi sono sentito in famiglia, e questo non ha fatto che accrescere la mia fiducia in te, caro Vito, e in quella “grande famiglia” che collabora con te. Spero anch’io di poter continuare la mia collaborazione. Grazie e buon lavoro! Giuseppe Casti
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Giuseppe Casti è un sacerdote salesiano. All’età di 17 anni parte per il Congo, paese da poco indipendente ma che viveva già le lacerazioni e le ferite di una terribile guerra civile. Nella regione di Lubumbashi ha continuato gli studi di filosofia e insegnato in una scuola della “brousse” dove si formavano i giovani insegnanti. L’esperienza africana ha profondamente marcato la sua vita. Ha compiuto gli studi di teologia all’università di Louvain, in Belgio. In un contesto culturalmente aperto e stimolante negli anni del dopo Concilio ha incontrato e conosciuto personalità e realtà molto diverse.In quegli anni di studio viene a contatto con il mondo dell’emigrazione nei quartieri periferici e popolari di Bruxelles. Sardo di origine scopre la sua terra, le sue ricchezze culturali e spirituali, i suoi problemi vivendo tra gli emigrati a Bruxelles nel quartiere popolare di Saint Gilles. Dopo cinque anni di questo servizio pastorale, cosciente che i problemi della Sardegna debbono essere sanati alla radice, decide di tornare nella sua terra di origine. Ha così la possibilità di unire l’amore appassionato per la sua regione e, nello stesso tempo, allargare un orizzonte che abbraccia tutto il mondo.