Ringrazio la mia nuova casa editrice per questa splendida recensione del mio libro, con la quale lo lancia all'attenzione dei lettori. Ho lavorato con la splendida equipe che l'Editore, Vito Pacelli, giovane meridionale di Buccino (Sa) ha messo su, per circa dieci giorni che hanno fatto maturare in me sorpresa, ammirazione e piacere, nello scoprire quanto giovani meridionali, in condizioni proibitive, sono capaci di mettere su. Ho trovato un senso della Comunità che si nega al Meridione, terra che, invece, è l'autentica Patria della Comunità. Ho lungamente seguito questa Casa Editrice, l'ho scelta per tre ragioni. La prima, la storia personale di Vito, uscito dalle tenebre della droga alla grande attraverso la dura , ma vera, autentica esperienza della Comunità di San Patrignano – ciò per me è più di ogni altra garanzia. La seconda, la mia lunga, tenace, ricerca di voci autonome del Meridione che emergano e si impongano sfuggendo a ogni subalternità intellettuale, oggi non più giustificata – essa mostra la via ai nostri giovani, per una libera e autonoma formazione della volontà e della coscienza dell'uomo meridionale. La terza, per l'intuizione che mi trovavo di fronte a un fenomeno del tutto originale, di un volere fare da sé, con le proprie forze. Ne ho avuto la conferma lavorando con Carlo e Gerarda, Barbara e Benedetto, Carmine e Mariano, Franco e tutti gli altri con i quali mi scuso se, in questo momento, non ricordo i nomi. Mi ha convinto definitivamente l'incontro finale, a libro stampato, con Vito che mi confermò, con il suo ascolto attento, vero, non di maniera, non finto e artefatto, la spontanea simpatia che avverto per questi giovani che mi è sembrata e sembra ricambiata con altrettanta spontaneità. Tutto ciò mi permette di credere ancor più in quanto sostengo nel libro, che oggi nel Meridione si può quel che non fu possibile fino a ieri! Riuscirci sarà il più grande dono a tutto il Paese. Grazie e auguri a Vito e alla sua splendida squadra! Più che una Casa editrice spero di avere trovato degli amici, è quanto mi basta!
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A metà, per sangue, tra irpino e napoletano, una lunga vita politica e sindacale, sostanzialmente indipendente, trascorsa ora qui ora li, nei partiti o collateralmente, dal 1989 da solo. Leader, dal 1968 al 1975, del Movimento studentesco e universitario della Federico II, in forma autonoma all’inizio, con Potere Operaio nel ‘70, segretario della Sezione Universitaria del PCI nel 73, nelle elezioni studentesche vince in 15 facoltà su 15. Chiude con il PCI sul salvataggio inutile delle fabbriche, rubava il futuro ai giovani laureati e diplomati, sull’avversione alla disseminazione delle Università sul territorio, in una visione accentratrice di Napoli che ha danneggiato Napoli e il resto del Meridione continentale. Dirigente dal 1978 della CIC (Confederazione italiana coltivatori), poi CIA, ai livelli massimi regionali, la lascia, nel 2008, in rottura su questione rifiuti, da Presidente regionale e membro nella Giunta nazionale, massimo organismo nazionale. Fonda nel 1987, con l’on. Carmelo Conte (PSI), Ministro delle aree urbane, un circolo a Napoli. Ha scritto saggi su riviste importanti e moltissimi articoli su quotidiani napoletani e campani, tuttora sul Blog “Il Denaro”. Politico di strada, ha lavorato con studenti e professori universitari, operai e contadini, braccianti e agricoltori, disoccupati, donne senza casa, ha evitato la presenza istituzionale, non credeva e non crede nell’attuale assetto istituzionale e l’attuale pratica politica, pur intrattenendo rapporti con molte personalità che vi albergano. Non ama accusare preferisce proporre e battersi per le proposte. Qualcosa di buono, forse, lo ha fatto! Ha scritto due libri, uno è questo, ne prepara un terzo che chiuderà la programmata pensata, manca poco! Pubblicato il terzo, dirà il suo sì definitivo alla vita donatagli, il resto? Grasso che cola, va bene così!