Leonardo Cavallo, nasce a Pozzuoli Na, il 18/09/1936 ove risiede ancora. Nel 1949 il suo maestro, un valoroso reduce della prima guerra mondiale, gli conferisce, magnanimamente, la licenza elementare, accompagnata da un regalo, “Uomini e Topi” di John Steinbeck, consapevole della fantasia e la brama di sapere del giovane Leonardo. Da allora non mise più piede in un’aula scolastica, se non per accompagnare i figli. Da quel primo libro non ha mai smesso di leggere. Il dopoguerra aveva bisogno di braccia, più che cervello. Così pronosticò il genitore, con suo sommo rammarico. Ha messo a frutto, spera, decenni di lettura, onnivoro di libri, di sapere, di conoscere. Non si pregia scrittore, ha solo tanta voglia di raccontare. L’ha fatto dapprima con il suo blog, facendo leggere i suoi racconti a chi aveva voglia e curiosità. Nel 2012 un buono amico, avendo letto un suo racconto, gli consigliò di promuoverlo a un premio letterario: “Una piazza un Racconto”, con grande meraviglia, il racconto si classificò nono. è stato lo sturo a scrivere, scrivere… Tre romanzi noir, un’infinità di racconti, di fiabe, tutti in pochi mesi. È vero, la cultura non si “mangia”, difficile digerirla? Senza: sei solo in un mondo a te sconosciuto.