Caro Vito, All’inizio non ci credevo, mi sembrava tutto così surreale, tanto da scambiarlo per un sogno, ma di quelli che un giorno si spera di poter fare e che invece rimane chiuso nel cassetto di un comodino dimenticato nella cantina. Questa è stata la mia prima sensazione e quando ho letto la valutazione che avete fatto del mio romanzo, non sapevo se interpretarlo come uno scherzo o come quel sogno mai fatto. Chi ha valutato il romanzo ha analizzato in maniera impeccabile il testo e compreso benissimo il senso e il messaggio contenuti nella storia che ho narrato. E cosi via via mi sono reso conto che potevo contare su un Gruppo di professionisti seri, affidabili, competenti, propositivi e dotati di tanta, tantissima pazienza, prerogative queste, difficilmente reperibili in un settore in cui si affacciano anche autori sconosciuti e alle prime armi. Penso ai valutatori delle opere, ai correttori di bozza, al grafico, all’addetto stampa, al settore commerciale e a tutti coloro che, pur lavorando nell’anonimato, danno quotidianamente un contributo straordinario alla riuscita dell’operazione. A vito Pacelli, che non conosco personalmente, ma di cui ho apprezzato e apprezzo la bellissima e straordinaria attività di editore, vorrei soltanto dire che con un’equipe cosi, si può arrivare ovunque, si può volare e si possono realizzare anche per la BookSprint validissimi e stimolanti obiettivi. Grazie di cuore. Luigi Di Piazza
"Luigi Di Piazza (Palermo 1947). Laureato in Scienze Politiche. Dirigente della Pubblica Amministrazione, si è sempre speso a favore del sociale nella lotta alle ingiustizie, dove si è prodigato, tra l’altro, nel ricercare e nell’attuare condizioni di benessere lavorativo, presupposti, questi, ritenuti fondamentali per un migliore ed efficace funzionamento della burocrazia, abbastanza lenta e spesso perniciosamente incapace a dare risposte concrete ai cittadini. Il suo modo di essere e la notoria disponibilità verso chicchessia, gli ha permesso di essere stato eletto dal personale, in diverse occasioni, nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente. Queste peculiarità caratteriali e culturali, gli hanno permesso di conoscere bene l’uomo nella sua reale dimensione, con la sua forza e con le sue debolezze, con l’ipocrisia portata a sistema e con la sua moralità. Il Romanzo che l’Autore propone ai suoi lettori, nasce proprio da questa esperienza e dalla consapevolezza che la conoscenza dell’umana condizione, porta inevitabilmente a vivere intensamente amarezze, delusioni, tristezza, gioia, che spesso mettono a dura prova il necessario equilibrio, che non può e non deve essere cestinato dalla rabbia, che porta soltanto a commettere errori su errori, spesso drammaticamente inutili e dolorosi. Il rispetto della persona va al di là di qualunque ragione. L’Autore ha tentato di raccontare delle storie parallele, analoghe tra i personaggi del romanzo, senza lasciarsi andare in sproloqui o in descrizioni inutili e ripetitive e di creare, al contempo, una intensa complicità con chi legge, di modo che le vicende narrate vengano vissute da ognuno, secondo la propria sensibilità.