Caro Vito,
Era tempo che avevo in mente di ringraziarti pubblicamente del lavoro che fai e del modo in cui lo fai. Io sono un tecnico arrivato alla letteratura attraverso libri aridi e nozionistici, con informazioni finalizzate al lavoro d'impresa. Lavorando con Voi, su i due libri che avete tanto generosamente accettato di pubblicare, mi avete trasfuso un entusiasmo ed una vivacità che non provavo da anni. Ho pensato spesso a Voi e mi sono chiesto cosa trovavo nel vostro modo di fare che mi dava tanta carica e tanta energia. La risposta che ho trovato non è tanto l'alta professionalità, che è una qualità che tutti Vi riconoscono, ma piuttosto quel meraviglioso senso etico di avere nella vita una missione da compiere, degli obiettivi umani superiori da raggiungere, che hanno a che fare con l'intelligenza, con la bellezza, con l'arte, con quelle doti della razza umana che ne hanno consentito lo sviluppo e la crescita. Tutto questo mi viene in mente, con una certa invidia, pensando al vostro lavoro ed ho pensato giustamente di esprimerlo come so fare, con parole povere e senza fronzoli.
Questo messaggio non è affatto teso a portarvi lusinghe ma è un invito ad insistere col vostro stile che attraverso l'esempio aiuterà molti sulla strada dello sviluppo e della crescita, di cui si parlava prima. Scusa se ti ho annoiato con queste considerazioni, ma ho sentito l'urgenza e l'utilità di farle.
Se riuscissi a scrivere un nuovo libro tanto geniale(?) quanto 'I NUMERI E I GIORNI' (opinione da verificarsi fra i lettori che ne abbiano la voglia), la mia unica preferenza e scelta definitiva rimane per la BOOKSPRINT Edizioni.
Marcello Picciotti, ingegnere, matematico, scacchista, pittore, poeta, nella sua vita ha scritto di tecnologia e di mercato, ha viaggiato e tenuto conferenze, recando sempre con sé un libricino, su cui ha riportato accuratamente formule, considerazioni, note, teorie etc. da utilizzare, un giorno, per realizzare il suo sogno di vincere il Superenalotto.