Maria Santangelo Io non parlo molto, sarà che spesso preferisco restare in silenzio, perché per gli altri è come se urlassi termini sconosciuti. Ho sempre nuotato controcorrente, pretendendo che il mondo mi seguisse; ma l’universo non segue un’intuizione ma la massa. Io più che altro ascolto e vivo nelle parole degli altri, nei loro discorsi, preferisco tenermi sempre un po’ fuori dalle cose, non so se si tratti di timidezza o di paura... Quando scrivo è diverso, ho il tempo di formulare le mie ipotesi e di capire quale sia più adatta alla situazione. Scrivo e leggo molto da sempre, mi sono diplomata al liceo musicale credendo che la musica e il canto fossero la mia vita, ma mi sbagliavo. Scrivere è sempre stata la mia ancora di salvezza; capace di sollevarmi dagli abissi più profondi. Trascrivere su carta tutto quello che mi tenevo dentro è riuscito ogni volta ad essere come una mano tesa verso di me, pronta a rialzarmi. E spero che le mie parole possano essere d’aiuto per molti, tanto quanto lo sono state per me.