Mario Tessarin nato a Latina da una famiglia di modeste condizioni esistenziali, si trasferisce a Milano nel 1959, iniziando a conoscere dopo qualche anno “il Cinema” con mansione di macchinista di scena. La vita sul set è molto dura, ma lui non conosce nessun tipo di resa, è sempre alla ricerca del meglio per esprimere il suo estro e diventa presto “Caposquadra Macchinisti”, un premio riconosciutogli per la grande creatività nell’attuare il pensiero di turno espresso dal regista occasionale. Mario al contempo non ha mai smesso di scrivere, un hobby che ha sempre coltivato dalla pubertà e che lo porta a pubblicare il suo primo libro, “182 amore e morte”, con una piccola casa editrice a cui fanno seguito altre pubblicazioni come “Con tante Cipolle”, “Tenia” e “Dh 22 solo un pezzo di carta”. Nel contempo gira il mondo, collaborando con i più grandi blasoni del Cinema Internazionale in oltre un centinaio di lungometraggi per infine dare vita a quello che lui chiama, come se fosse il nucleo centrale dell’estrosità intellettuale, “Il pianto dei Tonni”, il suo nuovo lavoro letterario.