Buongiorno Vito. Credo che le parole non bastino ad esprimere la mia soddisfazione. Per un autore esordiente non è facile scegliere una casa editrice per la pubblicazione della sua storia, poi un giorno ho visto la pubblicità di un libro pubblicato da un mio amico. L'istinto mi ha spinto ad inviarti il mio manoscritto e in due mesi è diventato una splendida realtà. Il tuo staff mi ha seguito con attenzione, cortesia e professionalità; mail e telefonate hanno annullato la distanza e mi hanno fatta sentire come a casa. Ringrazio te in primis, Angela, Carlo, Michele (che ha realizzato una copertina oserei dire magica) Pierangela e Vita. Spero di non aver dimenticato nessuno. Credo fermamente di proseguire la collaborazione. Sto scrivendo la seconda parte del mio romanzo e quando per me sarà pronto, lo sottoporrò alla tua attenzione. Lunga vita e fortuna alla BookSprint Edizioni. Cordiali saluti. Marisa Gei
"Marisa Gei, nata il 25 maggio 1949, ha sempre amato leggere: potendo recarsi nella biblioteca della sua scuola media, amava trascorrere interi pomeriggi a divorare letteralmente interi volumi, non tutti adatti alla sua età, ma una curiosità innata la spingeva a cambiare spesso genere letterario e, immedesimandosi nel romanzo, ne diventava l’eroina. La voglia di scrivere qualche parola inizia verso i tredici anni con piccole “poesie” (che ancora oggi scrive), in attesa di diventare grande e scrivere una sua storia. Prova a scrivere piccoli racconti e fiabe per bambini, regolarmente cestinati a distanza di tempo. Marisa cresce, il lavoro e un figlio le fanno accantonare il suo sogno nella stanza più segreta dell’anima. Arriva la pensione, il figlio è grande e il tempo adesso non le manca... apre quella porta ed inizia la sua avventura. La storia è già tutta nel cuore, ma si rende conto che per scriverla ha bisogno di svariate conoscenze tecniche e per mesi svolge approfondite ricerche sulle materie che la interessano, legge articoli ed interviste rilasciate dagli psicologi che aiutano bambini disadattati o vittime di violenza e fa suoi quei sentimenti, quelle parole restano impresse nel suo cuore come un marchio. Finalmente inizia a scrivere, i dati per il protagonista maschile crede di averli assimilati e per quella femminile? Ha trasferito in lei la sua anima ed i suoi sogni adolescenziali.