Non ho molto da dire circa il rapporto che ho stabilito con l'editore. Una cosa però sento di dovere segnalare. Non sono tempi propizi per la cultura in genere e aggiungo inoltre che, passata l'età della pensione, ho deciso di diventare scrittore esordiente solo perché ritenevo di avere qualcosa di interessante da raccontare, ma se ci pensate tutti abbiamo qualcosa di importante da dire, e non volevo passare le mie giornate ai giardini pubblici dando da mangiare ai piccioni. Non pensavo neppure di trovare un editore, mi dicevo di avere superato l'età della rottamazione! Invece ho trovato un editore giovane, attento che si è dimostrato interessato alle cose che andavo scrivendo, mi ha incoraggiato e supportato. Io mi ritengo premiato anche solo dall'idea che se qualcuno, sulla scia del mio esempio, sentisse di avere qualcosa di buono da scrivere può trovare una casa editrice attenta. Quanto al mio giovane, e voglio sperare amico, editore gli auguro che i miei racconti possano piacere a molti lettori promettendo però molta moderazione nel caso dovessi prendere il vizio della scrittura e farmi supportare, o supportare, da lui.
"Mauro Baldassini nasce a Pontremoli (MS) nel 1947, ma al seguito dei genitori quello stesso anno si traferisce in Venezuela dove trascorre la prima infanzia e l’adolescenza. Torna in Italia, a Roma per la precisione, a venti anni. Laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Immunologia Clinica e Allergologia ha lavorato per oltre trentadue anni presso un ospedale romano. Ha avuto esperienze di lavoro anche in diverse nazioni dell’America Latina, in Medio Oriente e in Africa. Con la prima moglie, brasiliana, ha vissuto nuovamente in Venezuela e Brasile per oltre un anno. Vive attualmente in una cittadina in provincia di Roma con l’attuale compagna e i tre figli. Ne ha altri due dal precedente matrimonio. Passa il tempo scrivendo delle cose che ha vissuto in giro per il mondo o che ha sentito raccontare e che ancora ricorda, cosa che gli pare più divertente che andare ai giardini pubblici a dare il mangime ai piccioni o frequentare il circolo degli anziani. Questa è la sua seconda raccolta di racconti.