E va bene il fascino un pò retrò delle vecchie case editrici, quelle con i nomi sempre un pò esotici ed accattivanti, quelle che esistono da sempre, quelle la cui frequentazione, causa i ripetuti appuntamenti vanificati da un campanello il cui suono si perde all’interno di un buio corridoio dal quale ti separa una porta che continuerà a rimanere chiusa o dalla sovrapposizione di improvvisi quanto improcrastinabili impegni, include pure il passaggio dallo storico bar del centro per l’irrinunciabile degustazione dell’inimitabile specialità della casa… Quando, però, arriva il tempo per far prendere forma a quel “qualcosa di tuo” nei tempi e nei modi che sono richiesti dalla realtà in cui siamo immersi, parlo di rapidità ed efficienza, e se, poi, nemmeno disdegni la premura, nel prendersi cura di te, ed il calore umano, allora l’indirizzo giusto a cui rivolgersi è proprio questo! Dallo storico bar del centro, tanto, ci si può sempre passare… Max Bruno!
"Nato per caso a Brindisi, nel Salento, con il vento e l’acre odore della marina. Approdato per caso, ai piedi dell’ Appennino emiliano, tra le zanzare e gli effluvi delle porcilaie. Vive e lavora da anni nella laboriosa Reggio Emilia dove il verde che ha sostituito l’azzurro non gli ha fatto troppo rimpiangere il mare. Non per caso che del poeta e drammaturgo latino Marco Pacuvio, anch’egli nato a Brindisi, apprezza il detto: Patria est ubicumque est bene.