Miko Davoli Procopio

Miko Davoli Procopio è nato il 1949 nell'antica terra Bruzia dove ha vissuto fino all'età di 18 anni, operando con il Maestro d'Arte del restauro Vitaliano Ambrosio. Si trasferisce a Roma e frequenta l'Università in anni di turbolenza giovanile e decide per incompatibilità al clima culturale del tempo di abbandonare gli studi. Dopo diverse esperienze lavorative, entra in IBM svolgendo l'attività di tecnico informatico e collabora fino al 1998. Pittore e scultore si accosta ai protagonisti dell'Arte contemporanea Giusti, Vangelli, Fazzini, Petrillo, Scialoja con i quali a cura del critico e mercante d'Arte Antonio Russo, partecipa a numerose mostre d'Arte. Pubblica nel 1985 il volume monografico Magia e Scienza, una elegante raccolta di dipinti che esaltano la passione maniacale per la conoscenza. Rientrato in Calabria dopo anni, scopre con orgoglio il tempo delle proprie origini e con amara delusione una realtà pietrificata che ostacola e impedisce il pieno respiro di una terra unica e incantevole. Realizza da monoblocco in granito la fontana “La Barcaccia dei Ranocchi”, opera scultorea, che arreda, per volontà di R. Mancini, la piazza di Soverato. Ha due figli ancora bambini ai quali, attraverso questo racconto, anticipa la loro formazione, preparandoli ad affrontare un futuro senza guida paterna.