Paolo Pagani nasce a Milano il 27 ottobre 1923, e parte per il servizio militare il 10 gennaio 1943, prima ancora quindi di compiere i suoi vent’anni. Presta il servizio militare presso la Caserma Manfredini di Cremona ma poi, inviato a Creta, viene fatto prigioniero prima dai tedeschi e poi dagli jugoslavi. Questa esperienza si conclude il giorno di Natale del 1946, data nella quale può finalmente riabbracciare i suoi cari. Alla conclusione di questo periodo travagliato, ben descritto in questo libro, riprende l’attività lavorativa a Milano, e in seguito si trasferisce in Veneto per motivi di lavoro, seguito dalla moglie Elisa e dal figlio Antonio. Qui prosegue l’attività lavorativa come rappresentante prima, poi come responsabile di un deposito di distribuzione dei prodotti della medesima Ditta nella quale aveva iniziato a lavorare ancora prima del servizio militare. La vita trascorre tranquilla fino all’età della pensione, di cui però non riesce a godere appieno in quanto una malattia lo conduce alla morte, che avviene il 30 gennaio 1989. Il figlio Antonio, nato a Milano il 20 ottobre 1951, rintraccia i documenti originali che hanno dato origine alla stesura di questo libro, e grazie all’interessamento della Associazione Artiglieri di Cremona ottiene il rilascio di una Medaglia d’Onore da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di altre onorificenze, naturalmente postume. Questo libro prende origine dal desiderio di lasciare testimonianza scritta di una parte degli orrori patiti dai soldati italiani che, a seguito dell’armistizio di Cassibile firmato dal Governo Badoglio l’8 settembre 1943, furono lasciati allo sbando in quell’area di guerra che risponde al nome di Mar Egeo.