Caro Vito Questa mia vuole essere un sincero ringraziamento a te e ai tuoi collaboratori, per la straordinaria oppurtunità che mi avete dato,permettendomi di pubblicare il mio libro.vi chiedo scusa per il ritardo, ma la mia mente era completamente impegnata a organizzare la presentazione, che è avvenuta sabato 26 marzo.l'esito è stato straordinario, voglio condividere con voi la mia gioia immensa,vi sarò sempre riconoscente per il vostro contributo, mi avete preso per mano in questo percorso che senza di voi non sarebbe stato possibile GRAZIE
"Nasce nel 1950 a Paulilatino, un paese situato nella parte alta della provincia di Oristano. La sua è una famiglia numerosa, tirata su con fatica e sacrificio dai genitori. L'unico reddito è quel poco che il padre, adattandosi a fare ogni sorta di mestiere lavorando alla giornata, riesce a racimolare, per cui in casa non sono permessi capricci ne tanto meno sprechi. Tutti sono tenuti a collaborare per risolvere i problemi che giorno per giorno si presentano.
Pietro è l'ultimo di sei figli e anche lui come gli altri si dà da fare per quanto può anche se il suo contributo è poca cosa. Ha la fortuna di essere nato in un periodo in cui la situazione tende a migliorare rispetto agli anni della guerra. Ci sono ancora grossi problemi ma non c'è la fame e le privazioni di quegli anni.
Pitzullafae è il soprannome attribuito ad un suo antenato e trasmessogli da suo padre. In origine era usato come dispregiativo. Lui non si sente offeso da questo nomignolo, anzi ne va fiero e lo adotta come pseudonimo.A Paulilatino frequenta le scuole elementari fino a metà della terza, quando la famiglia si trasferisce in una tenuta in campagna, “la casa bianca” appunto. Finisce il resto della terza, quarta e quinta in un paesino più vicino e più accessibile del suo, anche se la distanza da percorrere a piedi, in autostop o raramente in pullman è sempre di quattro chilometri.
Con il conseguimento della licenza elementare, suo malgrado, sono finiti anche i suoi studi, ufficialmente per problemi logistici ma la verità è che in casa c'è bisogno anche di lui. Oggi con moglie e una figlia risiede a Ghilarza, una cittadina che dista una decina di km dal suo paese. Qui lavora e vive, in perfetta sintonia con gli usi e costumi di questa comunità che in fondo non si scostano tanto dai suoi. Si è bene integrato e ringrazia i suoi concittadini per la loro ospitalità, conosce tutti e da tutti è rispettato.
La realizzazione di questo libro vuole essere un ricordo e un ringraziamento verso i suoi genitori per i sani principi, valori di onestà, correttezza e senso del dovere trasmessi a lui e a tutta la famiglia.