Genti.mo, ieri sono rientrato a casa ed ho ricevuto il libro, l'ho letto con grande attenzione e a voce per farlo ascoltare anche alla mia compagna purtroppo non vedente, la quale, anche lei assieme allo scrivente, é rimasta molto soddisfatta dello scorrimento del contenuto del racconto e alla descrizione della copertina (fronte e quarta). Da parte mia, ottimo lavoro per cui posso solo ringraziarVi di cuore per l'opportunità che mi avete offerto. Grazie ancora. Salvatore Ardita
"è nato l’1 marzo 1946 a Portici (Napoli), già Ispettore Superiore del Corpo della Polizia Penitenziaria, fin dagli anni ’90, iniziò a comporre numerosissime prose anche in vernacolo nonché vari racconti tratti da storie vere. Ciò come conseguenza di esperienze, alcune negative e molte positive vissute sia nell’ambito del “Pianeta Carcere”, (che all’esterno ad esso collegato), luogo del suo lavoro che, suo malgrado, lo hanno coinvolto soprattutto nella vita privata, affettiva e sociale. Esperienze che, comunque, lo hanno forgiato e reso uomo pieno di sensibilità ed una umanità. è diplomato come Dirigente di Comunità ed è iscritto all’Università “ECampus” di Roma, attualmente come studente fuori corso. Il suo rifugio è lo scrivere prose e racconti tratti o riferentesi a storie realmente accadute; rifugio nel quale sogna e si sente al sicuro da questo mondo in continua decadenza.