Vissuto e cresciuto fino all’età di vent’anni nelle province tra Brindisi e Lecce, classe 1988, cresco tra ricordi affievoliti e falsi miti dell’era d’oro del contrabbando e dei primi sbarchi degli scafisti dall’Albania. Generazioni sempre più distanti nel futuro, le quali spesso parlano senza conoscere nulla di quei giorni difficili, segnati dalla fame tra le strade e dall’abbandono dello stato, circostanze che hanno influenzato tali decisioni. Abitanti moderni di una cittadina che comunque veda il passato, sentono un forte senso di riscatto della vita, della storia. In una continua ricerca del mio posto nel mondo e della mia identità, ad accogliermi trovo sempre più spazio nelle cucine del Piemonte. Uno spazio che amo e mi fa sentire a casa, anche se claustrofobico, e che continuerà fino alla fine a mettermi alla prova, cercare di spezzare e strappare dagli affetti senza che ne potessi più fare a meno.