I nomi sono una convenzione, non sono poi così importanti. Dietro allo pseudonimo Tre B. si cela un uomo di mezza età, che ha voluto condividere la propria passione per la scrittura con i due figli maschi con cui ovviamente condivide la lettera “B”, iniziale del cognome. Per ragioni professionali durante la mia vita ho incontrato persone di ogni estrazione sociale, livello culturale, provenienza, livello economico, in stato di estrema difficoltà, senza nulla di cui vivere, o peggio, perdute in dipendenze ormai divenute irreversibili. All’opposto ho altresì incontrato personalità dotate di grande equilibrio, saggezza, potere, fama o appartenenti a famiglie importanti e ingombranti con cui fare i conti. Ho viaggiato e vissuto in vari paesi. Da tutti coloro che ho incontrato sul mio cammino ho appreso, o meglio, compreso (preso in me), esperienze, nozioni, aneddoti istruttivi, intuizioni, idee, pensieri, testimonianze. In una serata particolare, sedendomi al tavolo indicatomi come quello riservato a uno dei più grandi scrittori del Novecento, Giorgio Bassani, ho iniziato “magicamente” a scrivere questo romanzo unicamente per condividerlo con i miei figli. La possibilità di destinare interamente il ricavato del libro alla Associazione Santa Rita di Ferrara attiva nell’aiuto di chi ha più bisogno, mi ha convinto a pubblicarlo.