Voglio ringraziarvi tutti per il magnifico regalo di Natale che mi avete fatto, realizzando per me un sogno che inseguo da vent'anni. Spero che questo mio romanzo divulgato tramite la vostra professionalità possa aiutare parecchi giovani a preservare la felicità dei loro amori anche se consigliando magari una strada più dura, ma evitando che essi possano perdersi in una falsa felicità dettata dalle false scappatoie di un modo sempre più egoistico. Vi ringrazio ancora e vi mando un forte abbraccio.
"Sono nato il 14 novembre 1967. Da piccolo mi rifugiavo dalle mie paure abbracciato a mia zia che mi cullava raccontandomi fiabe. Ho superato più tardi i problemi di obesità cominciando a raccattare palloni nel campetto dell’oratorio, nel corso degli anni poi il pallone è divenuto come una vera corrente elettrica che mi ha sempre tenuto in forma. Pur avendo lasciato l’ltis mi dedicai alla lettura dei libri di Hermann Hesse, che poi divenne uno dei miei autori preferiti. Durante il periodo militare mi immersi nella lettura di Italo Calvino e Primo Levi. Terminato il periodo di leva fui travolto dall’amore, a quei tempi ogni parola di lei era per me come una poesia. Ho provato a stabilirmi a Roma, ma poi sono andato a lavorare in Svizzera, nella stessa fabbrica dove lavorava la mia attuale ex. In quel periodo ho conosciuto la poesia di Jim Morrison e il fascino dei “poeti maledetti”. Poi la nascita di mio figlio e la certezza che la mia vita appartenesse a qualcun altro, che ogni mia azione fosse condizionata dalla consapevolezza di dover aiutare un esserino a farsi spazio in un mondo dove conta solo l’apparenza cercando invece di fargli conservare i più alti valori. Nel frattempo però nacque un mondo tutto mio, una trama che andava sempre più delineandosi fino al giorno in cui finalmente partorii il mio libro: “La maledizione di Atahualpa”. Certo, avevo sempre scritto poesie ma i due anni di produzione del romanzo (1994/96) furono un vero delirio di coinvolgimento.