Un auto-epitaffio su BookSprint. Qualcuno di sicuro si sarà chiesto come mai, nonostante tutto il mio farneticare contro l’inglese maccheronico (vedi Il cretinismo cognitivo dilagante, IV ossimoro della seconda pentalogia di commenti di Post Scriptum), abbia affidato la pubblicazione del mio libro ad una casa editrice con il nome di BookSprint. Bisognerebbe chiedere al titolare, piuttosto, per quale mai motivo si chiama così, considerato il suo cognome altisonante. Quando ho deciso di rendere pubblici i miei scritti, decisione che ha richiesto lungo travaglio, avevo due alternative: la presente ed un’altra che rientra più propriamente nella categoria della pubblicazione fai da te. Ilmiolibro.it si chiama; me l’ha fatto scoprire un amico nel sito di “la Repubblica”. A parte la grande frustrazione dovuta al fatto che non sia concesso in questo, come in tanti altri casi, alcun rapporto se non con il computer, attraverso un complicatissimo, per me, processo di creazione di un account, previa fornitura dell’indirizzo e-mail dell’aspirante follower, con indicazione di user name e password, senz’alcun conforto di essere umano; quando finalmente sono riuscito nella faticosa iscrizione, rifiutato l’invito ad accendere due profili: facebook e twitter, inviato il file richiesto, ottenuta una rapida extimate of expenditure – un cretino cognitivo userebbe la formula maccheronica spending preventive – il computer del server (o provider?) è andato in tilt a causa del formato di layout di pagina non corrispondente, prima ancora che mi rendessi conto che il costo stimato superava di gran lunga il budget. C’è di più: lo stesso amico mi ha invitato a leggere, sullo stesso sito, un intervento di uno scrittore, il quale ha magnificato il self publishing. Mi è venuto allora in mente l’epitaffio: se proprio devo morire cretino cognitivo, preferisco essere sepolto a Romagnano al Monte. In ogni caso mai disperare; vorrà dire che passata l’età infantile – la casa editrice è in vita da poco più di cinque anni – e superata indenne la necessaria fase adolescenziale, sono sicuro che il senno dell’età adulta mi consentirà di vedere pubblicati i futuri libri, spero da scrittore non più da scribacchino, dalla Pacelli Editrice. In bocca al lupo, evviva il lupo il mio augurio! E dopo questa lunga, confinale lugubre, “tirata” ecco il mio parere: semplicemente fantastico. Vincenzo Campanile.
"Vincenzo Campanile è nato il 19 giugno del 1960 a Vietri sul Mare, dove risiede. Dopo il diploma al liceo-ginnasio Torquato Tasso di Salerno nel 1979, si è laureato, alla seconda facoltà dell’Università Federico II di Napoli, in medicina e chirurgia nel 1986 e specializzato in otorinolaringoiatria nel 1990. Svolge appassionata attività di medico dell’emergenza territoriale a Cava dei Tirreni.