Vinicio Vanni è nato nel 1939 ad Arezzo, nel rione Porta del Foro, dove ancor oggi vive. Oltre ad avere conseguito il diploma di Ragioniere, ha studiato musica e, più in particolare, violino, strumento che in seguito ha deciso di abbandonare, perché attratto dalla ginnastica artistica. Le sue mani, dunque, che fino ad allora avevano accarezzato quel delicato strumento passarono, poi, a cingere con forza gli attrezzi ginnici: due mondi diversi certo, ma, in ogni caso, “ugualmente pieni di armonia…”, come ha tenuto a chiarire l’autore. Vanni precisa, inoltre, di “non avere mai posseduto vocazione letteraria…”, bensì di essersi sentito spinto a scrivere per il forte desiderio di riempire l’enorme vuoto cagionatogli dall’inevitabile passaggio “dal fare molto al non far più niente…".