Paolo Tolu nel suo romanzo racconta la storia di “Giulia e i pastorelli sardi”, uno spaccato esistenziale e storico di vita contadina di Jacu e Alene che si innamorano e, in una notte di tempesta, la pastorella rimane incinta di Jacu, il pastorello ancora minorenne. Fa da collante alla trama del romanzo: “Giulia e i pastorelli sardi” la matriarca nonna Gina che racconta a Giulia, la giornalista del giornale - Le Soir - vicissitudini, aneddoti e usanze contadine, come si fa il pane, l’olio e i malloreddus fatti in casa. La fantasia descrittiva autobiografica dell’autore va oltre la siepe del suo modo semantico di raccontare.
Pischedda Il notissimi scrittore sardo. Paolo Tolu ho letto il tuo libro Giulia e i Pastorelli sardi e mi sento a casa, l' orizzonte è il medesimo, da Aldo Ricci a Gavino Ledda, siamo sulla stessa barca e la tua barca (la Nomentana) mi ha fatto ricordare il mio primo viaggio in continente con la città di Nuoro.Insomma, piacevolissima aria di casa e last but not least. Grazie per avermi citato nel frontespizio del tuo libro. Ad maiora. Mario Pischedda
Paolo Tolu hi letto il tuo libro e mi sento a casa, l'orizzonte è il medesimo, da Aldo Ricci a Gavino Ledda,siamo sulla stessa barca e la tua barca ( la Nomentana) mi ha fatto ricordare il mio primo viaggio in continente con la " città di Nuoro" .Insomma piacevolissima aria di casa e last but not least.Grazie per avermi citato nel frontespizio Ad maiora. Nino Pischedda
Caro Paolo, Ho letto il tuo libro " Giulia e i Pastorelli sardi", Mi è molto piaciuto ed è scorrevole. Se posso esprimermi, mi piacerebbe che il racconto del romanzo avesse un proseguo. Patrizia Murgia
La storia di Jacu ed Alene potrebbe sembrare una delle tante, ma questa, raccontata da Paolo Tolu, non lo è. La descrizione dei luoghi e delle tradizioni, così attenta e certosina, rispecchia un passato di cultura contadina sarda, di cui, in parte, si sono perse le tracce. Ciò nonostante, il lettore è attratto dalla storia, così che la narrazione diventa come un filo attraverso cui risalire alle origini più remote dei personaggi. Impossibile non essere coinvolti da questa semplice ed a tratti fantasiosa storia, che rispecchia quella parte di Sardegna di cui essere, nostalgici.
" Giulia e i pastorelli sardi". La storia di Jacu ed Alene potrebbe sembrare una delle tante, ma questa raccontata da Paolo Tolu non lo è.La descrizione dei luoghi e delle tradizioni così attenta e certosina, rispecchia un passato di cultura contadina sarda, di cui, in parte,così sono perse le tracce. Ciò nonostante, il lettore è attratto dalla storia, così che la narrazione diventa come un filo attraverso cui risalire alle origini più remote i personaggi. Impossible non essere coinvolti da questa semplice ed a tratti fantasiosa storia, che rispecchia quella parte di Sardegna di cui essere in nostalgici. Daniela Maida
" Ho appena concluso di leggere il romanzo" Giulia e i pastorelli sardi ".Il romanzo in questione,di quasi 200 pagine,sono una autobiografia molto corposa che il nostro autore ci ha voluto donare a testimonianza della sua fanciullezza nei luoghi della Sardegna.Il racconto è ricco di descrizioni molto accurate e precise, quasi fossero vissute da poco tempo, e tale tipo di descrizione fa immergere il lettore dentro al vivo dell'opera.Molti sono i personaggi raccontati tra cui nonna Gina,bil nipote Jacu e Alene e Così via Generalmente il racconto si incentra sulla infanzia di Paolo dove in un mondo quasi non più esistente si trovava immerso nella vita contadina a fare il pastore, e successivamente il racconto muta improvvisamente trasportandoci non più alla vita prima citata ma alla contemporaneità, dove vieneb narrata la tragica vicenda di Giulia, del suo rapimento e fortunato ritrovamento. Questo romanzo autobiografico è certamente un'opera quale posso consigliare a chi magari conosce bene la Sardegna oppurej ci vive, perché dentro al racconto troviamo purej molte nozioni il lingua sarda che chi ci vive e ha vissuto comprenderà con molto maggiore intuito lo consiglio perché li narrarevdeloa propria giovinezza in uesro modoe con tanto sentimento e è giusto dargli uno spazio e poterlo reggere con tranquillità pari al mondo della vita contadina vissuta e celebrata Alessandro Olearo
Caro Paolo, il tuo, è un è un romanzo affascinante,ricco di umanità,capace di suscitare forti emozioni,attraverso il quale ho rievocato il profumo autentico delle mie origini sarde. Con profonda stima,consiglio caldamente la lettura di questa tua opera originale. Ti abbraccio con affetto, Ester Melis
Ho letto "Giulia e i pastorelli sardi" di Paolo Tolu. E' un racconto autobiografico che si riferisce ai tempi recenti della vita dell'autore ,diversamente dagli altri suoi componimenti narrativi riferiti alla sua età di adolescente.E' un racconto che affascina per la descrizione minuziosa dei fatti avvenuti e dei luoghi agro pastorali dove essi avvengono. Ogni accadimento è stato descritto e riportato con una dovizia di particolari che il lettore sembra di immedesimarsi sul posto. Tanti è il coinvolgimento personale.L'autore che è anche il protagonista, racconta e descrive i personaggi del romanzo in una maniera amabile,amichevole, disponibile e altruista, sono a diventare benefattore.Una mirabile figura è nonna Gina, donna generosa, amorevole principalmente verso il nipote Jacu e verso chiunque avesse bisogno di aiuto Jacu, il pastorello minorenne che è stato avviato alla dura vita del pascolo del gregge ovino. Nel raccontare gli avvenimenti l'autore menzionato gli oggetti e i prodotti caserecci di campagna e l'utilizzo di tantissimi vocaboli nel lessico sardo.Facendo però capite di che cosa parla. In tal modo il lettore si sente maggiormente coinvolto.Personalmente, mi è capitato un aneddoto che amo ricordare.Anche se sono trascorsi molti anni, leggendo Giulia e i Pastorelli sardi ho vissuto alcuni giorni di vacanza trascorsi in Sardegna.Nella prima quindicina di settembre del 2001, con mia moglie Grazia siamo stati ospiti a casa di Franco, un caro amico di Monza che aveva una tenuta nella campagna di Arborea, poco distante dal mare.un giorno, a A Cagliari, percorrendola SS 131 della Carlo Felice diretti ad Arborea, decidemmo di percorrere la strada lungo la costa occidentale.Cosi potemmo ammirare il bellissimo spettacolo dei fenicotteri rosa, che popolani gli stagni e le lagune.Dopo Cagliari, passammo quindi nei pressi di Teulada, di Sant' Antioco,e Carbonia.Nel pomeriggio ci fermammo a fare il bagno nelle splendide acque di quel tratto di costa. Questo romanzo è molto accattivante perché descrive con ricchezza di particolari, usi e costumi di una vita agreste e pastorizia di quei luoghi, fatti e vicende accadute ai protagonisti. A volte piacevoli, ma spesso tristi e preoccupanti Non manca la " suspense" per il salvataggio di un piccolo da parte di Paolo e Giulia e il tentativo di stupro della pastorella Alene da parte di due pastori barbaricini. C'è persino il giallo per la sparizione e ritrovamento vedi Giulia sulla nave che li doveva portare a Genova Comm.Martino Pirone
Ottimo book trailer il libro "Giulia e i pastorelli sardi", immagini e fotogrammi evocati che fanno rivivere quanto affascinante si legge nella storia del romanzo. Marco Tolu
La storia "Giulia e i pastorelli sardi" racconta in modo fluido e piacevole, momenti, scene, consuetudini di vita pastorale arda del secolo scorso.Il contenuto in gran parte autobiografico, il linguaggio ricco di metafore edi inflessioni dialettali rafforzano il realismo del racconto di usi e costumi ormai superati e lontani ,ma nostalgici, per alcuni aspetti e valori del vivere quotidiano di una vita. Prof ssa Antonietta Di Martino
Cosa ne pensi del libro" Giulia e i pastorelli sardi" di Paolo Tolu. "...ognuno raccontava la sua storia, simile a tante altte storie depresse". Lo pensa Giulia una delle protagoniste; forse lo pensa anche il nostro autore protagonista, Paolo Tolu, ma, in fino tante sono davvero le storie depresse maturate che forse qualche volta si somigliano pure perché sono le storie che possono avere come attori principali ognuno di noi. Trovo che sia proprio questo il valore del libro: possono essere tutti Giulia che da giornalista rampante vive e assapora al meglio la vita, anche loro lo sono pur cadendo a volte nella nostalgia cime neloa tristezza; possiamo essere i pastorelli sardi che vivono nelle difficoltà di una vita fatta di sacrifici e di grandi privazioni; possono essere Alene, ripudiata VE cacciata dalla famiglia...Ma alla fine dopo"vana speranza"...e...ultimo tentativo"...tutti siano mossi dalla speranza che dopo la depressione ci sia qualcosa che ci tegali grandi emozioni Non c'è che dire: uno spaccato di realtà che ci porta ad imme desimarci, a camminare accanto ai personaggi, a sentirci parte della storia. Benedetta De Angelis
Carissimo amico, desidero vivamente ringraziarla per avermi inviato il suo ultimo romanzo Giulia e i Pastorelli sardi e complimentandomi con lei per l'interessante lavoro svolto avendo saputo descrivere con molta bravura e fine sensibilità episodi inediti che hanno suscitato non poco la vita attenzione. Le. Rinnovo sentimenti di stima e simpatia e le porgo i saluti più cordiali. Prefetto Emerito Francesco Giovanucci
Ciao,caro Paolo, leggendo il tuo libro è come se avessi aperto il diario dei miei ricordi d'infanzia. Non ho dovuto immaginare i volti di alcuni dei personaggi che hai descritto, perché io li ho conosciuti. Quando ero piccolo babbo mi portava a casa di zia Assunta.Per quanto riguarda il pastorello Jacu, mi sembrava di sentire i racconti di babbo, perché anche lui quando io ero piccolo, detto in sardo," accordau" faceva il pastore sotto padrone. Cesare Piras
Complimenti!Molto scorrevole e piacevole da leggere.
Paolo Tolu è una persona normale,non grida, non ostenta,fa della propria indole modesta punto di forza e ia trasforma in parole e disegni che diventano. Libri e opere.Dalla Sardegna a Vergiate viaggiando in luoghi, persone e personaggi ha fatto tesoro del proprio tempo regalandoci momenti non comuni. Mauro Cento
Non è mai facile scrivere un libro, saper raccontare una storia autobiografica.Bisogna forzare la memoria, incanalarla nel gusti estetico della narrazione che sia omniavolge te, senza titolo senza peccare di leziosismi di genere.Uno spaccato storico questo libro: Giulia e i pastorelli sardi che vede protagonisti i due giovani pastorelli Lughia e Jacu che affrontano le miserie agropastorali di un società arcaica sarda che consuma le sue storie pqtriarcali nel vissuto della loro esistenza.In questa storia c'è tutta oa cornice del romanzo che ben si presta alla lettura dove l'idioma figura nei pochi interpreti della trama.Bravo l'editore Vito Pacelli che ha creduto in questo mio lavoro letterario. Paolo Tolu
Caro amico Tolu( maestro) il suo libro è travolgente.Non vedo l'ora di finire di leggerlo e come sempre, lei è un grande nello scenario degli intellettuali. Fabio Dal Checco
Grande Paolo Tolu! Leggendo il tuo libro e vedendo la tua intervista, mi hai confermato brutta La tua grande competenza Ve la tua enorme umanità... Complimenti!!! Emanuele Gabban
Fin dall'età della pietra, delle caverne, c'è arte... riproducevano i mammuth, la caccia,la tigre con i denti a sciabola, gli orsi, lo re pianticelle BV e tutto quello che era intorno a loro. Fra loro c'era già l'artista... Coos Rita
Buon giorno Paolo, ho letto il suo libro Giulia e i pastorelli sardi.Parlare,raccontando Moment vissuti e mai dimenticarsi, è come rivivere un passato ancora vivo e presente nella mente e, soprattutto,nel cuore Ecco perché le emozioni ci restituiscono quella voglia di raccontare.Dimenticare il passato è cime perdersi nel presente. Salvatore Filia
Ottimo libro. Bellissima narrazione Consiglio di acquistarlo