Un amore contrastato tra due adolescenti, Nuccio e Tinuccia, trova la forza di sopravvivere alla distanza, all’incertezza di una scelta che si protrae da anni contro il volere dei familiari, attraverso un intenso scambio di lettere quasi giornaliere, mentre le operazioni militari impongono per sicurezza spostamenti periodici dei protagonisti nelle abitazioni di Catania, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Siracusa: qui il regime di vita delle giornate trascorre e si modifica di conseguenza causando ulteriori tensioni e difficoltà nel potersi scrivere e frequentare con regolarità. Per Nuccio c’è anche la necessità di dover completare il ciclo di studi in corso affiliandosi alla Scuola del Genio Militare di Pavia, fino all’arruolamento per il servizio di leva svolto a Tirana, in Albania, obiettivo di pericolose operazioni belliche. I due giovani nutrendosi, quasi giornalmente, della forza dei sentimenti scanditi nello scambio delle lettere e di incitazioni profonde, sono i protagonisti silenziosi di una storia infinita sullo sfondo di una Catania viva e aitante, talvolta più grande di loro, in cui troveranno la felicità con il coronamento del sogno d’amore insieme per una vita e, ancora, fino alla fine. Dal ritrovamento e lettura delle antiche lettere genitoriali si rinnovano, invece, nell’Autore i ricordi dei luoghi e degli ambiti familiari che descrive con ricchezza di particolari, nonché la convinzione che i due innamorati, al pari dello stesso nelle sue storie parallele volutamente riportate nel testo, abbiano sperato e lottato “Adesso e nell’ora della nostra… vita” facendo immortali i sacrifici e le loro difficoltà: una lezione di saggezza e audacia che apre le porte dell’infinito dei nostri tempi.