A scuola avevo passione per la storia ed ho scritto diciotto componimenti in ottava rima, alcuni riguardano la storia romana come quello su Giulio Cesare e Ottaviano Augusto. Facendo le ricerche ho trovato, che non sono stati, dei civilizzatori come ce li descrivevano alle scuole elementari e come trovavamo scritto sui libri di allora. L’intento del regime fascista era di esaltare certi personaggi, che sono stati dei grandi statisti, valorosi generali e dei conquistatori non va messo in dubbio, ma nel periodo del loro potere di episodi di crudeltà e di stragi ce ne sono. Quando in Gallia a sedare l’ultima ribellione dei Galli capeggiati dal re degli Arverni Vercingetorige, questi gli andò incontro, ma Cesare non l’affrontò in campo aperto, espugnò la città di Avarico e massacrò tutti i suoi abitanti 40.000 persone innocenti. Quando assediò la città di Alesia dove era barricato Vercingetorige lo costrinse ad arrendersi fecendolo prigioniero e dopo cinque anni, quando festeggiò la vittoria sui Galli, lo fece partecipare alla festa e a fine cerimonia lo fece strangolare. Una persona civile non dovrebbe giungere a queste atrocità. Di episodi come questo ce ne sono molti.