L’intento nello scrivere il testo è quello di avvicinare i pazienti ed i colleghi al mondo delle terapie non convenzionali. I fiori di Bach sono uno strumento terapeutico non convenzionale, ma si inseriscono in maniera determinante nell’ambito di tutta la nuova medicina che ammette l’importanza “dell’acqua biologicamente informata”. E’ aprire una finestra a nuovi campi di applicazione, anche in una materia, quella odontoiatrica, che ha una valenza piuttosto pratica, poliedrica, spesso sottovalutata nel mantenimento dello stato di salute dei nostri pazienti.
Sono ancora poche le università aperte a queste nuove discipline, così immagino gli studenti oltre ai colleghi, debbano cominciare un percorso di conoscenza non ortodosso, non semplice, ma la storia ci insegna che, in ogni campo il diverso, l’opposto ci completa, o quanto meno ci dà un altro angolo di visuale :ad un medico non è concessa la scelta, ma l’obbligo della conoscenza.
Il libro si apre come un dialogo con considerazioni colloquiali che, a volte, appaiono distanti dai fiori di Bach, ma, servono ad inserirci dentro la materia ,attraverso ragionamenti utili a tutti i lettori che non hanno dimestichezza con questi nuovi concetti. Si parte dalla descrizione dei fiori originale e da quella integrata dai campi di applicazione : lo psichico, il mentale ma anche “trans personale”, fino all’interazione con altri campi di medicina non convenzionale quali oligoterapia, omeopatia, fitoterapia… con una comparazione inedita anche con le altre terapie floreali.
Parte centrale della trattazione è quella di fornire i compendi delle associazioni floreali per le patologie odontoiatriche sia agli odontoiatri che ai pazienti, ma l’intento più grande è di far assaporare il piacere di un percorso, perché ciascuno di noi è un Ulisse con le vele spiegate verso il nuovo, verso la ricerca.