Negli anni ho trovato difficoltà a rintracciare libri che trattassero con chiarezza e sintesi il rapporto tra uomo, arte e scienza, in particolare riguardo alle ultime innovazioni, ovvero gli NFT, argomento di cui si è discusso molto, ma che non ha un testo degno che spieghi di che cosa si tratti agli artisti professionisti o ai semplici curiosi. Infatti, in questo momento si trovano solo libri stranieri tradotti male, poco attendibili e ridondanti. Perciò ho deciso di scrivere “L’arte nella rivoluzione informatica” che analizza l’evoluzione della tecnologia in ambito artistico a partire dalla Seconda Guerra mondiale fino ai giorni nostri, distinti dal diffondersi dei nuovi media, trattando l’arte digitale, la New Media Art e la Crypto Art, assieme a una guida per entrare nel mercato degli NFT e a una ricerca sulla loro natura altamente inquinante, tema molto attuale. Il saggio inizia con la nascita delle tecnologie informatiche degli anni ’50, che già allora influenzano alcuni curiosi che attuano alcuni esperimenti visivi. Si passa per l’arte digitale e le aziende che lanciano software e hardware che consentono all'utente medio di fare arte. Proseguo con la New Media Art, le arti che sfruttano le nuove tecnologie e che in più ragionano sul loro rapporto con l'uomo e la società in cui si sviluppano. La sezione più importante riguarda la Crypto Art, relativa al mercato degli NFT che ha sconvolto il mondo dell’arte tra 2021 e 2022, con analisi su come hanno avuto successo. Cito come esempio l’artista Beeple, che l’11 marzo 2021 vende per 69,346 milioni di dollari un suo NFT, rendendolo l’artista più costoso dopo Jeff Koons e David Hockney, aprendo l’era d’oro degli NFT.