Dopo un lungo percorso della mia esistenza, apro uno scrigno segreto, in cui ho conservato gelosamente alcuni tesori del mio cuore e della mia anima. Si tratta di alcuni versi, che coprono un periodo di ben 37 della mia vita, grazie ai quali, ho espresso la mia interiorità, di fronte a situazioni, particolarmente indicative, del processo di maturazione della mia identità attuale. L’abitudine di porre per iscritto, in versi, le mie reazioni, di fronte a momenti cruciali della mia vita, mi fu trasmessa da mio nonno paterno, col quale trascorrevo, in tenera età, lunghe ore, ascoltando le sue poesie. Le poesie di mio nonno furono pubblicate da mio fratello maggiore, diversi anni dopo la sua morte (Nitti Angelo, “Poesie di Nonno Angelo”, BookSprint 2020). La ragione principale, per cui ho deciso di aprire i sigilli di questo scrigno, è quella di dare continuità a questa tradizione famigliare, ma un secondo motivo è quello di rivelare la mia umanità, pur rimanendo profondamente e fedelmente sacerdote. Per questo secondo motivo, ho voluto chiamare l’insieme dei miei scritti “Anima e cuore”, indicando con “anima” la mia interiorità legata alla fede e al dinamismo della mia relazione con Dio, e con “cuore”, tutta quella dimensione più umana della mia persona interiore.