Si tratta di una raccolta molto ben costruita, mettendo in rilievo l’amore coniugato in una serie infinita di variazioni. C’è l’amore che è mosso, suscitato dalla passione, quella soprattutto amorosa, o si lascia dominare dalla stessa. L’amore è un sentimento di unione intensa e coinvolgente, una dinamica affettiva che intreccia e amalgama la vita e l’anima di due esseri umani, li fonde e li trasforma in un’unica entità in azione e in contemplazione. Contrapposto ad esso c’è l’amore razionale, definito come sentire e pensare allo stesso tempo. L’ideale è che sia un sentimento reciproco, permettendo a passione e ragione di convivere, ma anche equilibrato, armonico, giusto, bilanciato, un sentimento dove hanno particolare rilievo l’attrazione sessuale, il desiderio, l’eccitazione, le emozioni. Ma poi c’è anche dell’altro legato alla passione: è l’attrazione per i luoghi, le idee, il pensiero, il volare tra passato e presente, il ricordo e le memorie. Tutto ciò è presente nelle liriche di La Greca Romano, in cui l’amore è passione e ragione. È difficile trovare una traccia univoca nella sua poetica; l’unica certezza è accomunare le forme di bellezza che si sviluppano nel rapporto tra uomo e natura. Ed infatti, aggirarsi di notte o all’alba, quasi furtivo, nei luoghi non significa voler fuggire da una passione, ma soprattutto voler senza tante persone assaggiare il sapore di tutto ciò che ci circonda, e farlo aprendo l’animo alla migliore accettazione.
(Dalla nota introduttiva di Pasquale Martucci, Sociologo)