Io. Il mare, la musica. Tre parole chiave che come un faro illuminano l’intera opera prima di Francesco Blanco permettendo di decifrarne la cifra stilistica e il contenuto. L’Io del poeta, innanzitutto, che attraverso lo strumento atavico e potente dell’ispirazione poetica si spoglia di ogni reticenza e mette a nudo il cuore del fanciullo che fu e che, già votato alla sensibilità poetica, confidava alle pagine paure, idee ed emozioni che la timidezza sovente celavano, quel fanciullo a cui l’uomo di oggi dà voce con una ritrovata forza espositiva. E poi il mare che sereno e allo stesso tempo impetuoso, calmo e insieme burrascoso, amico degli uomini quando gonfia le vele e nemico dei marinai durante la tempesta, gioca un ruolo di primo piano all’interno della raccolta. È al mare che il poeta affida i suoi sogni e consacra il suo cuore, è il mare che simboleggia il tempo dell’attesa e quello del ritorno, il tempo degli amori lontani, perduti e poi ritrovati. Il mare metafora della solitudine dell’uomo e del desiderio di sfidare le avversità e allo stesso tempo portatore di una gioia silenziosa che scalda il cuore. Il mare che allontana, separa, ma capace anche di ricongiungere e avvicinare perché l’amore, quello vero, trova da sé, nel lungo viaggio della vita, la strada per affermarsi e unire due anime che non hanno mai smesso di cercarsi. E ancora la musica, le cui note come una melodia del cuore scritta su un pentagramma, si trasformano in suoni e parole in grado di dare forma al canto silenzioso del poeta. Infine, a unire tutti questi elementi, presenza silente ma pervasiva e costante, il sentimento più antico e misterioso del mondo: l’amore. L’amore che fa soffrire perché lontano, l’amore che salva, l’amore che dà senso alla vita e muove l’universo, l’amore per una donna senza la quale e oltre la quale nulla ha più senso. Una raccolta, dunque, che nasce dal cuore e al cuore arriva, il racconto in versi di una vita vissuta all’insegna dell’amore, della poesia e della musica.
Scrivere un libro non è mai un’impresa facile, meno che mai una raccolta di poesie. In un mondo che viaggia ad altissima velocità, in cui spesso non ci si accorge, o peggio, si trascura la bellezza che esiste dentro e fuori di noi, penso che fare poesia sia un atto di coraggio: il coraggio di guardare dentro di sé con occhi nuovi e poggiare uno sguardo rinnovato sulle cose. Questa pubblicazione rappresenta per me il coronamento di un obiettivo cullato nel tempo e reso possibile dalla fiducia e dall’appoggio incondizionato datomi dalla casa editrice Book Sprint Edizioni, diretta sapientemente da Vito Pacelli. Non posso esimermi dall’ esprimere profonda gratitudine per la stima e la professionalità con le quali sono stato accompagnato e seguito lungo tutte le fasi della pubblicazione del mio libro. Un sentito ringraziamento, dunque, all’intero team dalla Book Sprint Edizioni e al suo direttore Vito Pacelli che hanno creduto in me sin dal principio.