L’opera è suddivisa in tre parti: stati d’animo è la prima sezione, nella quale vengono espressi, come si può evincere dalla parte iniziale del titolo del libro, gli stati d’animo che hanno ispirato i testi che la compongono, e che sono un’immagine genuina e sincera dell’interiorità assai passionale dell’autrice; la seconda sezione, invece, è dedicata al ricordo di luoghi e persone che hanno influenzato la vita dell’autrice quando era bambina e poi adolescente, contribuendo alla sua crescita anche culturale e rivelando altresì la sua appartenenza alla comunità capoliverese, della quale è fiera di fare parte; nell’ultima sezione infine sono riportate tre leggende legate ad altrettanti luoghi importanti del paese dell’autrice, divenuti famosi a livello internazionale. A dire il vero, dei tre, quello a cui resta più affezionata è la spiaggia degli Stecchi (com’è chiamata oggi, perché il suo nome originario era Barabarca, nome da cui è derivata la leggenda omonima), dove ha trascorso anni memorabili della sua infanzia e giovinezza. Dall’unione di tali ripartizioni è nato questo libro, che non ha la presunzione di porsi sullo stesso piano delle grandi opere ma che, come affermato nella presentazione, vuole essere una messa a nudo schietta dell’anima dell’autrice.