“Il gesto perso” è una raccolta di pensieri ed emozioni che mi inducono a vedere cose che il mio essere non accetta tanto da imporre al mio senso il dovere di scrivere toccando vari ambiti di questa società aggrovigliata in tristi arrivismi e spregiudicatezze, non più motivo di scherno ma vanto. Un mondo perso all’insegna di un progresso che antepone la finanza, la parola buttata e asservita, l’assurdo consumismo e il malaffare, alla bellezza e al buon senso. Assassini d’un mondo quasi perso completamente, fra speculazioni d’ogni tipo al soldo d’un progresso malsano. La mia è una denuncia a ciò che di buono se perso e ciò che di brutale succede giorno dopo giorno, inevitabilmente tutto è diventato quasi lecito, tacitamente accettato e scostato dai primordiali sensi di bellezza. Non so’ se i versi usati rendano ciò visibile ai vostri animi ma ho sentito di fare del mio meglio, e che la poesia, assieme alle altre forme di arti, possa essere un aiuto, un monito a ciò che il mio sentire mi impone. È una critica all’asservimento della parola alla cattiva politica, al cattivo gusto di un’economia dedita a consumismi sfrenati che tutto frena e dirige. Mi auguro di essere riuscito in questo intendo.
bellissimi versi, originali