Non scrivo mai direttamente sul PC, la tastiera non evidenzia i capricci delle lettere. Digitare alimenta il distacco tra l’idea e il significato, rende i segni tutti uguali e questo mi impedisce di ascoltarne il suono, è fondamentale vedere come le sillabe si inseguono o si respingono sul campo d’azione che è il foglio. Uso sempre e solo inchiostro nero, per far emergere quel che sta dentro al bianco della carta. Suono e parola hanno accompagnato l’evoluzione umana, la poesia rende onore a tale unione. Separare un sodalizio antico, come qualcuno ha tentato e continua a fare, equivale a nascere senza genitori ma la genitorialità è l’unica situazione che ci permette di guardare indietro per attualizzare il presente, per renderlo veramente contemporaneo. Con questo libro ho cercato di onorare un canto che salva la poesia dalle incurie del tempo, seguendo il ritmo dell’urgenza e dell’unione.
“La poesia è lo strumento più alto e meno rassegnato alle mode a cui l’essere umano si sia affidato per dirsi. Questa “La cronologia del Suono” è un mirabile “manuale” di poesia. Iago ci testimonia con amore e sapienza il suo evolversi fino all’oggi.” [ PUPI AVATI ]