“Memorie destate”, cioè risvegliate, o, se si preferisce, rievocate, visto che si tratta di vicende accadute molto prima della stesura di questo testo. Esperienze di vita vissuta, custodite nell’archivio della mente, la nostra biblioteca personale, dove giacevano, sedimentate sotto la coltre degli anni. Per questa ragione il tempo verbale della narrazione è, di solito, il passato, sostituito talvolta dal presente, quando l’autore racconta quei fatti come se si svolgessero mentre li descrive. Il primo capitolo riguarda le imprese di sette giovani ventenni in trasferta a Sperlonga nel mese di luglio del 1962; il secondo le peripezie di un gruppo di undici turisti, quattro coppie di adulti e tre bambini, in viaggio per la penisola iberica tra i mesi di luglio e agosto del 1973; il terzo le vicissitudini di due sfigati in giro per l’Italia nell’estate del 1975; il quarto le avventure di una comitiva promiscua, sette donne e cinque uomini, a caccia di sensazioni nell’arcipelago delle isole Eolie; il quinto, infine, semplici avvenimenti quotidiani, ambientati nella splendida cornice di Rivisondoli, nei periodi estivi dal 1988 in poi per circa un decennio. Buona lettura!