Due racconti per raffigurare la condizione umana e psicologica di due anziani coniugi: Anteo e Gemma, alla stretta dei consuntivi esistenziali. Ti aspetteresti di incontrarli nella medesima storia, perché appaiati dall’amore e dal caso e dalle medesime vicende. E invece, no. Pur condividendo alloggio, ambiente naturale e fisico e clima umano, pur avendo a lungo incrociato le loro vite e vissuto angosce e, certo, persino speranze corrispondenti, pur aspettando, infine, lo stesso alitare di vento nella malsana canicola cittadina, si concepiscono irriducibilmente estranei, consapevoli di essere stati e di essere reciprocamente antagonisti delle proprie irrealizzate aspirazioni e quindi delle rispettive storie. Perché la tua storia è quella che ti porti dentro, anche se è un brandello dei tempi alieni dell’umano, esito singolare di meccanismi ottusi e tenaci.