Racconto apparentemente semplice ma dall’anima forte. “539 passi di mo-mi” attraversano quella calda e impolverata strada di campagna portando quel piccolo ragazzino a diventare un tecnico nazionale di tennis. La storia di un bambino nato e cresciuto nella semplicità della vita di campagna, raccontata con tanta bellezza e nostalgia. È forte in quel giovane il desiderio di diventare maestro di tennis, è forte la volontà al sacrificio per raggiungere il suo obiettivo, forte come la sua insaziabile voglia di fare ancora e ancora e… tanto forte come l’affetto che nutre per ogni suo singolo allievo e infine forte come la sua ambizione che come il sole illumina da tempo la sua carriera professionale tennistica e fa brillare i suoi successi. Dentro questi racconti c’è Nico, le sue sensazioni, emozioni, consigli, critiche, vittorie, sconfitte, sacrifici, rinunce, ricordi diventati insomma… il “prima”, il “presente” e “ciò che sarà”. Sei riuscito a regalarmi una piacevole lettura, dove a ogni tuo episodio raccontato ho colto la tua espressione, il tuo tono di voce, a volte triste e malinconico e altre deciso e sicuro. Due racconti paralleli che incrociano due storie, due vite: quella di Nico e l’altra del “vero mondo del tennis”. Fermatevi anche voi un solo momento a ripercorrere la vostra stradina, la vostra vita, vedrete che l’alternarsi di sorrisi e tristezza, vi ricorderà che avete vissuto, avete prodotto e sarà l’occasione per andare sempre avanti verso nuovi obiettivi. Un lettore