“Buon Natale Charlie” è stato ispirato dalla nascita di Costanza, la mia prima nipote, alla quale è dedicato. È un racconto liberamente tratto da una fiaba, “Il cagnolino bianco e nero”, che mio padre narrava sempre a noi bambine e a tutti i nipoti, diretti e acquisiti. Questo cagnolino, da me battezzato Charlie, è il protagonista del mio racconto. La sua è una storia d’amore e di amicizia fra cani e bambini, compagni di gioco. La storia è ambientata nell’antica Palermo nella metà degli anni ’30, quando mio papà era ancora un bambino e giocava in strada con i suoi fratelli e con un cagnolino bianco e nero. Le avventure del nostro Charlie si svolgono infatti in questa Palermo antica, nel suo centro storico abbellito da chiese maestose, da parchi e giardini pubblici e circondato da un mare pescoso.